TANGO DELLA PLAZA DE MAYO
di Alberto Cesa

Tutti i giovedì dell'anno alle undici del mattino
sulla plaza de Mayo con la pioggia il freddo o il sole
ti aspetterò vita mia alla casa Rosada
la spina del tuo sguardo piantata dentro al cuore

Mi han detto che non sei partita amore mio
che ti han fatta sparire
che ti han vista camminare sulla strada
cantando un canto popolare di allegria
e poi ti han portata via ti han cancellata dalla terra
tu che non sei neanche nata dicon loro
che una madre impazzita ti ha inventata

Con il fuoco dentro al cuore grido il tuo nome il mio dolore
mentre signori e generali ballano il tango come animali
tango de las madres locas coplas di amore e di silenzio
vivi li han portati via i nostri figli e vivi noi li rivogliamo
Voi che avete infangato la nostra bella terra Argentina
guardate il volto di Juanita e spiegate al mondo
dove è finita

Quando parlano di patria quei signori
penso ai compagni e comincio a tremare
per la miseria che viene con i fantasmi del dolore
Juanita mia dove ti han portata
tu che eri ancora una bambina
che i generali ti han rubata in questa notte assassina

Con il fuoco dentro al cuore grido il tuo nome il mio dolore
mentre signori e generali ballano il tango come animali
tango de las madres locas coplas di amore e di silenzio
vivi li han portati via i nostri figli e vivi noi li rivogliamo
Come potete chiamar patria la nostra bella terra argentina
voi che al mondo nascondete la vostra mano...
nera… e… assassina

Ispirato a un tango di Carlos Cano

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Domenica 24 Novembre 2024