ROBA DA MATTI
Alberto Cesa

Tra le piante secolari di quel parco comunale
si contava su una mano chi di solito è un normale

Ma i normali lì eran loro tutte facce rubiconde
che fluttuavan sulle sedie come il mare tra le onde

Tutto pronto e ben protetto sopra un palco un po' distante
il servizio era perfetto nessun posto era vacante

Lui furtivo ci affiancò tra chitarre e mandolini
e con noi prese a cantare con le smorfie dei bambini

Ma era un canto separato non c'entrava col concerto
e a zittirlo era un peccato gli prendeva lo sconforto

Con le mani ci ritmava ma era un ritmo personale
e ogni pezzo scivolava sulla musica atonale

SIAMO DIAVOLI CON LE ALI DEGLI ANGELI
SIAMO FRIVOLI E UN PO' ROMPICOGLION

Finché preso dal successo ritrovandosi un artista
domandò con insistenza di esibirsi da solista

Con il piglio travolgente di chi è vecchio del mestiere
prese in mano l'occasione come un gran cerimoniere

Con la voce tenorile e larghi gesti delle mani
tirò in piedi tutti quanti anche gli ospiti più anziani

Tra gli sguardi un po' allibiti di chi aveva organizzato
tutti sotto a fare il coro come avessero provato

SIAMO DIAVOLI…

E poi senza quegli affanni di chi non sa cosa fare
intrecciando mille mani tutti presero a danzare

Ma non può fermarsi il tempo di chi al tempo ha rinunciato
dopo quel grande momento si sedette un po' accigliato

Si rimise a canticchiare sul suo ritmo stravagante
mentre gli occhi indifferenti già guardavano distante

Le sue note eran tornate tra i padroni del suo mondo
mentre attorno impertinente continuava il girotondo

SIAMO DIAVOLI CON LE ALI DEGLI ANGELI…

disco FOGLI VOLANTI

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Giovedì 21 Novembre 2024