PALESTINA
libera rielaborazione di Alberto Cesa di una canzone di Subhi Al Zbeidi

La mia patria sarà l’aria
saran la casa e il sole
sarà la luce dei tuoi occhi
spalancati sul mattino

La mia patria sarà il ricordo
di queste urla tremende
di questa pioggia di pietre
scagliate contro il tuo destino

La mia patria saranno le tue guance
scolpite dal pianto
che torneranno a ridere d’incanto

La mia patria sarà
il tuo respiro innamorato
e liberato dal fragore dei carri
che sputan fuoco nel cielo

La mia patria sarà la musica dolce
che ti disegnerò sul cuore
come un tatuaggio immortale

La mia patria saremo noi
in questa nostra piccola manciata di terra
che riabbraccerà il suo nome
urlato forte al cielo: “Falastìn”




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Giovedì 21 Novembre 2024